Don Bosco “L’uomo che vedeva l’invisibile”

basilica_aux_15Nel giorno dedicato a San Francesco di Sales la famiglia salesiana si ritrova per festeggiare il suo fondatore. Il cortile della Casa Madre di Valdocco e la Basilica di Maria Ausiliatrice si affollano fin dal mattino, in attesa della solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal Rettor Maggiore Don Angel Fernandez Artime.

L’ispettore dei salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta, Don Enrico Stasi, accoglie i salesiani di tutta Italia per festeggiare il Santo dei giovani, il Santo della gioia. In una Basilica gremita, alla presenza della Madre Superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice Yvonne Reungoat, del Concilio Generale della Congregazione, dei Cooperatori, ex allievi, volontari di Don Bosco e della famiglia salesiana tutta, giunge il saluto del Rettor Maggiore che ricorda Don Bosco come uomo capace di vedere l’invisibile e di agire nel suo tempo con grande modernità .

“Celebrare Don Bosco vuol dire celebrare la nostra stessa vita – sottolinea Don Artime – e vogliamo onorarlo proseguendo la sua missione affinché lo spirito salesiano non si logori. Il sistema preventivo sia da guida per tutti noi, consacrati e laici. Dobbiamo essere riconosciuti, oggi più che mai, per il nostro amore verso gli ultimi. Ereditiamo una grande responsabilità e un fuoco nel cuore per vivere con i giovani e per i giovani”.

 

Fonte:  Bicentenario della nascita di don Bosco

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