In preparazione al Quarantesimo / 3

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che ci ha inviato don Antonio Carraro (nella foto in alto a destra), vice-parroco presso la nostra parrocchia negli anni 1985-1990 ed ora è parroco presso la Parrocchia dei santi Jacopo e Cristoforo in Bolgheri (LI). Don Antonio ricorda gli anni vissuti a stretto contatto con don Luca Murolo e le attività svolte in quegli anni, sino alla benedizione della prima pietra. A lui un caro abbraccio dalla nostra comunità parrocchiale e da quanti lo hanno conosciuto.

RICORDI D’UN TEMPO CHE FU

Sono stato invitato a stendere alcune righe riguardanti i primi tempi dell’istituzione della Parrocchia “Madonna della Pace” in Molfetta.

Sono stato accolto da don Tonino Bello da poco consacrato vescovo di Molfetta, su mia domanda.

Dopo poco tempo di servizio pastorale a Giovinazzo con don Michele Fiore nella parrocchia di san Giuseppe, il Vescovo mi nominò viceparroco alla Madonna della Pace con don Luca Murolo parroco. Qui ebbe inizio il mio servizio pastorale.

Mi accasai nel villaggio Belgiovine e celebravo nella Cappella del villaggio al Sabato e alla Domenica. Nei giorni feriali nelle parrocchie dove necessitava.

Non esisteva nessuna chiesa all’infuori della Cappella del Villaggio Belgiovine. Tutto si svolgeva in tre locali in affitto, per le celebrazioni e le attività pastorali, in via Di Vagno.

Con il Parroco don Luca, dal quale fui accolto con stima e affetto, c’è sempre stata una armoniosa simbiosi e una forte amicizia che perdurò anche quando lasciai la parrocchia per altre vie. (Ci sentimmo per telefono, l’ultima che lo raggiunse, quando stava per entrare in sala operatoria).

Oltre al servizio come viceparroco, affiancavo la pastorale familiare e in seguito anche come assistente del movimento studentesco.

Una parrocchia giovane e corrispondente alle attività pastorali in ogni settore. Poche le risorse su cui fare affidamento; una parrocchia poverella, ma assistita dalla provvidenza.

Pastorale giovanile; Caritas; Catechesi adulti; Attività sportive (si giocava sulla strada non disponendo d’altro). Incontri di catechesi per i genitori dei comunicandi e cresimandi alla domenica nel pomeriggio. Come la catechesi per i cresimandi adulti ogni sabato dopo la messa vespertina.

A tutto questo si affiancava anche un dopo scuola per ragazzi bisognosi di ripetizioni tenuto da giovani studenti e universitari dell’A.C.

Ogni anno poi nei mesi estivi si organizzavano i campi scuola per ragazzi, come per la pastorale familiare. Con don Luca si cercava la località per svolgere i campi, ovviamente verso conventi o istituti religiosi che offrivano ospitalità a prezzi accessibili alle nostre possibilità.

Si disponeva di un bel e buon gruppo di animatori che contribuivano efficacemente alla buona riuscita del campo che pesava sulle mie spalle, dal momento che don Luca doveva badare alla parrocchia. Un nome che ora mi sovviene è Ciccolella. È sempre stata una bellissima esperienza formativa per tutti che difficilmente si può dimenticare.

Un pensiero fisso accompagnava l’attività pastorale, la costruzione della CHIESA. Soldino su soldino e il contributo della CEI, si realizzò il plastico del complesso che sarebbe sorto. Momento indimenticabile è stato la benedizione e la posa della prima pietra impartita dal vescovo don Tonino in una splendida domenica (25 novembre 1990) davanti a tutta la comunità parrocchiale presente a questo momento, tanto atteso, con tanta gioia che traspariva dal volto di tutti, piccoli e grandi… mattoni che costituiscono la Chiesa vivente del quartiere. La sorgente viva del villaggio, fontana inesauribile della PARROCCHIA “MADONNA DELLA PACE”.

Don Antonio Carraro

 

 

 

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