7 GIUGNO FESTA DELLA DEDICAZIONE DELLA PARROCCHIA “MADONNA DELLA PACE”

Maria, Regina Pacis – Icona del nostro cammino

Mi piace pensare a Maria come una mamma tenera e forte, insostituibile, che stringe fra le braccia l’umanità intera.

Lei è la Regina Pacis della nostra vita, del nostro quotidiano, la mamma che ci accompagna nel pellegrinaggio terreno in vista della salvezza finale, icona del nostro andare quotidiano che ci chiede di amare e custodire la Parola del Figlio suo.

Ho sempre pensato che la distanza tra cielo e terra sia immensa e che, dunque, nessuno può costruirsi una scala per salire fino al cielo.

Ciò nonostante stabilire un contatto attraverso la preghiera è possibile.

E’come costruirsi un ponte diretto col cielo e questo ponte mi piace definirlo “pace senza tramonto” poiché non avrà mai fine.

La Regina Pacis ha guidato i passi della nostra comunità parrocchiale sin dal lontano 1977 e  non ha mai smesso di sostenerci e starci vicino e farci dono del suo amore.

La Madonna della Pace ha incoraggiato col suo sguardo tenero il nostro impegno di laici all’interno della comunità parrocchiale.

Ricordo ancora il quadro in bianco e nero nel retro altare della prima sede in via di Vagno 13.

Sempre Lei, icona fissa ad illuminare i nostri passi, i nostri pensieri le nostre azioni, riferimento  costante e sicuro della nostra vita.

Maria, fontana viva che ci disseta con l’acqua pura del Figlio suo.

Incontrarla tante volte nella preghiera silenziosa e comunitaria,invocarla con i nomi piu’diversi : donna coraggiosa, gioiosa, Madre del  buon consiglio, Madre amabile, Madre potente, Madre meravigliosa, Madre bellissima!

Maria si fa nostra amica e nella contemplazione della sua immagine ci insegna ad amare la vita,a sperare nel futuro, a costruire la pace.

La scelta dell’icona da portare in processione nasce dal bisogno di condurre Maria tra la gente, nelle nostre case, nel nostro vissuto quotidiano.

Maria che cammina con noi e che fonde in sé passato, presente e futuro, Maria che incontra gli ammalati, i sofferenti, i bisognosi, Maria che raccoglie le lacrime di tutti i suoi figli e le offre al Cristo per la nostra salvezza.

L’augurio per ciascuno è quello di intronizzare Maria al centro del nostro cuore e nell’affido incondizionato a Lei sentirci “estroversi “, rivolti, cioè verso il mondo intero.

Annalisa Antonacci

 

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