19 gennaio 2020 – 2^ Domenica del tempo ordinario

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,29-34

“Colui sul quale vedrai rimanere lo Spirito”
Giovanni Battista non conosceva Gesù, non lo aveva mai incontrato e non immaginava la sua fisionomia, però era a conoscenza della sua missione e della sua identità. Ma non potendolo identificare aveva bisogno di un segno, inconfutabile, che gli avrebbe permesso di riconoscerlo. Dio gli aveva detto che avrebbe visto lo spirito Santo scendere su di lui per capire chi fosse suo Figlio.
Spesso si ha bisogno di capire chi si ha davanti, chi sono i nostri interlocutori, o le persone con cui si hanno da condividere dei progetti, o addirittura tutta la vita insieme. Tu di quali elementi ti servi per capire chi ti è accanto? A volte ci sono dei dettagli esteriori come l’abbigliamento, o le posture assunte, o altri aspetti come il modo di parlare, i vocaboli usati. Ma a cosa riconduci tutti questi elementi? Alla cultura, alla ricchezza? Attraverso tutti questi aspetti bisogna intuire quanto l’altro è pervaso dallo Spirito di Dio, quanto è in comunione con Lui o, al contrario, quanto il suo spirito è dominato dalla mondanità e dal proprio io. Questo è il primo e necessario discernimento da compiere sulle persone che hai accanto.

In breve
Se impari a vedere in che misura lo Spirito di Dio si manifesta nell’altro saprai anche regolare meglio il tipo di relazione da intrattenere con lui.

Fonte:
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