Come scrivere sul web?

Sfidando il vento e il pungente freddo delle scorse settimane, alcuni animatori della comunicazione sociale di diverse parrocchie della diocesi di Molfetta si sono riuniti, sabato 23 febbraio, nei caldi locali del seminario vescovile per discutere e confrontarsi sul modo di fare comunicazione sul web e sulle pubblicazioni cartacee.
Animatore e moderatore dell’incontro, il direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali (UCS) della diocesi, il prof. Gino Sparapano.
Dopo una sua breve introduzione, in videoconferenza da Roma l’esperta in Comunicazioni Sociali Stefania Postiglione ha spiegato l’importanza di un uso corretto del linguaggio scritto sul web. In modo semplice, chiaro e al contempo professionale ha descritto il significato di web (forma abbreviata di “world wide web”, letteralmente “mondo”,“vasto” e “ragnatela, intreccio”) come luogo di informazione, comunicazione e relazione. In esso ognuno di noi dovrebbe agire con coscienza (per citare David Crystal, «Write as though your Mom were reading» – scrivi come se tua madre stesse leggendo), poiché nel momento in cui abbiamo la responsabilità di scrivere per il web, ci mettiamo in gioco.

Come si dovrebbe scrivere, allora? Quali sono le regole di base per un buon uso della scrittura? Stefania ci ha mostrato le quattro linee guida principali per la comunicazione di Paul Grice, filosofo inglese:
• sii sincero,
• non dire né troppo né troppo poco,
• sii pertinente,
• sii chiaro.

«Se parliamo di qualcosa di cui siamo padroni, risultiamo molto più credibili e siamo più forti nel momento in cui dobbiamo trattare l’argomento» dice l’esperta. «Nella situazione contraria, chi ci legge potrebbe percepire la nostra scarsa conoscenza, sentendosi in diritto di attaccarci. Bisogna capire sia quanto scrivere, sia quando scriverlo, in modo da non creare dei disguidi all’interno della comunicazione, stando attenti anche a non sovraccaricare l’informazione, poiché si potrebbe perdere il focus del messaggio, rischiando di andare così fuori dall’argomento trattato. Scegliendo accuratamente le parole da utilizzare, il messaggio che intendiamo trasmettere risulterà comprensibile da tutti e trasparente.»

Oltre ciò, sarebbe utile anche farsi qualche domanda prima di pubblicare qualcosa, che sia un articolo o un semplice post sui social. Perché voglio dar voce a questo contenuto? Quello che voglio scrivere è degno di occupare la piattaforma del web? Molto spesso il pensiero di essere protetti dallo schermo del nostro computer, o cellulare, ci spinge verso un “coraggio” pericoloso, rischiando di perdere di vista il vero senso della comunicazione. Insulti, opinioni scritte con leggerezza, commenti dispregiativi e molto altro; oggi non si sa più quale sia il limite della propria libertà, invadendo ed inquinando il web con qualsiasi cosa ci passi per la testa. È quindi giusto domandarsi anche: qual è la conseguenza delle mie azioni/affermazioni sugli altri? Se fossi dall’altra parte, sarei contento dell’attenzione rivoltami? Quello che è divertente per me, lo è per tutti?
È facile sentirsi incoraggiati nello scrivere qualcosa, se ad appoggiarci ci sono tanti altri utenti del web. “L’hanno fatto tutti” non può essere mai una giustificazione per le nostre azioni; sarebbe utile cercare di ragionare con la propria testa ed essere pienamente consapevoli di ciò che pubblichiamo. Ho piena consapevolezza di essere l’unico responsabile delle mie azioni? Sono pronto a difenderle? Sono in grado di ammettere di aver sbagliato?
Scrivere sul web non è dopotutto facile ed immediato come si pensa, sia che si scriva per conto di un’istituzione, sia per sé sessi sul proprio blog o profilo social. Richiede un intero lavoro di coscienza e di conoscenza al fine di risultare sempre rispettosi nei confronti di tutti e preparati su quanto si sta dicendo. Una corretta comunicazione scritta, così come quella verbale, esige empatia, responsabilità, stile, chiarezza, rispetto verso il prossimo, padronanza dell’argomento e comprensione. Se rispondo ad altri, sono sicuro di aver compreso ed ascoltato quanto affermano? Ho controllato di non essere ridondante?
Queste le principali domande che bisognerebbe farsi prima di pubblicare qualcosa, dalle quali nasce il progetto Parole (O)stili” (alla fine dell’articolo, il video del manifesto), che comprende dieci concetti da tenere in considerazione nel momento in cui si effettua una comunicazione di qualsiasi genere.

E tu come vivi il web? Sei attento a ciò che scrivi e condividi o ti lasci trasportare dai comportamenti della massa?

 

Silvia
Animatrice CS

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