RUBRICA SULLA FAMIGLIA ▪ Famiglia, crescere nella preghiera

parrocchia san bernardino molfetta - preghiera famigliaLa famiglia contiene in sé, come in uno scrigno, la cosa più preziosa, l’Amore. Amore che non è solo umano, ma che promana da Dio, che ha amato così tanto la famiglia da crearla a sua immagine, immagine della Trinità. Un intreccio d’amore la caratterizza: amore tra i coniugi, amore tra genitori e figli, amore per i nonni e questi per i nipoti.

Riassumo, in questa frase, un pensiero di Chiara Lubich: «Gesù, figlio di Dio, ha sublimato questo amore; per questo la famiglia è divenuta cellula primordiale oltre che della società, cellula base della Chiesa da Lui fondata [...]. I cristiani sono chiamati a edificarla infatti come piccola chiesa. L’evangelizzazione del futuro uomo e della futura donna dipende dalla chiesa domestica». Perché la famiglia sia questo edificio santo deve mantenere vivo il rapporto con Dio.

L’uomo ha in sé la propensione alla preghiera. Ciò lo vediamo venendo in contatto con i nostri fratelli di altre fedi o altre confessioni cristiane: ciascuno, con il proprio modo di rivolgersi a Dio, ci fa scoprire testi di preghiera di meravigliosa bellezza.

Quando si prega, l’anima si eleva a Dio: ciò vale veramente per tutti gli uomini, qualsiasi sia la posizione o condizione sociale. Egli, essere supremo e perfetto, può ascoltarci e consolarci, riempire i nostri vuoti, illuminare i vicoli più bui della nostra anima. Quante volte i nostri Papi, e non solo loro, ci hanno ricordato questo. Per noi cristiani in particolar modo, la preghiera non può essere solo un fatto personale: deve essere una realtà comune, ecclesiale.

La preghiera non solo deve essere insegnata, ma soprattutto vissuta in famiglia: bisogna far in modo che, sin da piccoli, i bambini imparino il senso di Dio, imparino ad adorarlo e rispettarlo. Ciò che si apprende in famiglia, soprattutto nei primi tre anni di vita, resta per sempre e i genitori devono e possono aprire ai figli questa conoscenza essendone testimoni. Per cui, se i genitori pregheranno insieme, (inginocchiandosi, o con il segno di croce, recitando il Rosario o altre orazioni) i piccoli li imiteranno. Ciò che il bambino imparerà darà inizio al proprio dialogo con Dio.

Inoltre, crescendo insieme nella preghiera, questa diventerà una meravigliosa abitudine per ogni membro della famiglia. Si compirà quel miracolo che Gesù ci ha promesso: «Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro» (Mt 18,20). E “Gesù in mezzo a noi” attirerà chi ci passa accanto. Egli sarà lì a pregare con la famiglia, nelle famiglie di ciascuno di noi.

Ma quando pregare? Come sempre la mattina al risveglio e la sera, prima di andare a dormire. Magari leggendo insieme, alla fine della giornata, un breve brano del Vangelo, esprimendo delle piccole riflessioni su di esso (anche accennando alla vita di un santo o una santa che hanno vissuto la Parola) e, quando possibile, trovando lo spazio giusto anche durante il giorno. Ma se ciò non sarà possibile, potremo iniziare la giornata dicendo a Gesù che ogni azione sarà per Lui, sarà un’offerta a Lui e allora, per forza di cose, ogni gesto verrà compiuto per amore. Così ameremo insieme Dio.

Fondamentale, inoltre, è non dimenticarsi mai della Mamma Celeste. Ricordiamoci di volgere lo sguardo a Lei, Madre per eccellenza, e di chiederle di pregare Suo Figlio per noi affinché non ci lasciamo distrarre trascurando la preghiera. Così vivendo, trascineremo altre famiglie e tutte insieme testimonieremo come dovrebbe essere sulla terra l’intera famiglia umana, dove si respira ogni giorno, profumo di cielo.

 

Concetta Baudo (Associata al Movimento dei Focolari, Gruppo Famiglia parrocchiale)

Created with Visual Composer