Lettera per la Quaresima 2023 del parroco don Angelo Mazzone alla comunità parrocchiale della Madonna della Pace

A Sicar: l’anfora inutile

La sete si fa annuncio

Lettera per la Quaresima 2023 alle sorelle e ai fratelli della Madonna della Pace

Ciò che rende bello il deserto, disse il piccolo principe, è che da qualche parte nasconde un pozzo”

(Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe)

 

Carissime sorelle e fratelli, il nostro cammino di credenti conosce una sosta e, ancora una volta, celebra il tempo della Quaresima: occasione propizia per verificare e correggere la nostra vita di uomini e donne, per convertirci ancora a Cristo. L’itinerario liturgico (anno A) quest’anno ci offre la possibilità di meditare e di soffermarci su un luogo-simbolo della tradizione rurale del passato qual è il pozzo e su tutto ciò che questo luogo-simbolo evoca e suggerisce per la nostra riflessione.

Pertanto è mio desiderio che la quaresima che insieme vivremo si configuri per

noi come una statio dello Spirito nella quale fermarsi ad ascoltare il Signore. Vi propongo di sostare idealmente a Sicar al pozzo e lì stabilire un dialogo di fede e di senso con il Signore.

Carissimi, in questo scorcio della storia, mentre ci raggiungono quotidianamente le terribili immagini della guerra in Ucraina, mentre la natura ci presenta il conto del nostro egoismo con i cambiamenti climatici e la siccità (quella relativa alla mancanza di acqua naturale), penso a voi, alle vostre famiglie, alla nostra comunità. Anche tra di noi, dopo il distanziamento imposto dal Covid (ricordate la Quaresima di due anni fa?) e osservando l’individualismo e l’egoismo sempre più crescente, dobbiamo recuperare ancora tanto su cosa sia un’esperienza autentica di dialogo e di incontro. Il cammino sinodale della Chiesa universale (in questa quaresima approfondiremo insieme il “cantiere dell’ospitalità e della casa”) ci offre un’ottima possibilità concreta di crescita e di confronto. Credo che ciò che più manca alla nostra comunità, un po’ stanca del cammino, sia proprio la capacità di avviare dialoghi di senso, di scendere nelle profondità di noi, di ascoltarci/raccontarci la nostra vita. “Il pozzo” diventa la possibilità concreta, direi fisica, per realizzare questo.

Propongo un itinerario di cinque stazioni “al pozzo” che abbiano i seguenti temi:

“Dammi da bere”                                                      La sete come condizione dell’umanità

“Non hai un secchio e il pozzo è profondo”     La fatica del “tirare fuori”

“Infatti hai avuto cinque mariti”                          La storia della nostra vita

“In Spirito e Verità”                                                  Il rapporto con Dio

“lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente”-La conversione: la sete si fa annuncio

 

Questi temi saranno affrontati nelle omelie delle messe domenicali, nelle catechesi e ci accompagneranno alla Pasqua. Fulcro di questo itinerario sarà il ritiro comunitario di Quaresima che vivremo il 12 marzo presso il Seminario Regionale.

Il digiuno, la carità e la preghiera saranno i mezzi per la nostra conversione, lo Spirito di Dio ne sarà l’autore.

 

Don Angelo, parroco

Molfetta, 22 febbraio 2023

Mercoledì delle Ceneri

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