14 gennaio 2018 – II Domenica del Tempo Ordinario

«MAESTRO DOVE DIMORI?». DISSE LORO: «VENITE E VEDRETE».

Domenica II del Tempo Ordinario, Anno B

Gv 1,35-42; 1 Sam 3,3b-10.19;  Sal 39; 1 Cor 6,13c-15a.17-20

di don Pino Germinario

Liberale da Verona, Vocazione di Pietro e Andrea, Sec XV

Liberale da Verona, Vocazione di Pietro e Andrea, Sec XV

Prosegue in questa domenica il ciclo delle “manifestazioni” di Gesù.

Egli si è manifestato alle genti (i Magi), poi a Israele (Battesimo al Giordano) e ora si manifesta ai primi discepoli. Tutto inizia con due discepoli di Giovanni il battista, che seguendo le sue indicazioni, vogliono diventare discepoli di Gesù. L’autore del quarto vangelo ci dà il nome di uno solo dei due: Andrea mentre dell’altro non dice nulla. Probabilmente si tratta di lui stesso: Giovanni.

I due cominciano a seguire fisicamente, a camminare dietro a Gesù il quale, accortosi di questo si rivolge a loro (e attraverso loro a tutti noi suoi discepoli) e domanda: «Che cosa cercate?» cioè “Che cosa state cercando nella vostra vita? Che cosa cercate IN ME?”.

Anche la successiva domanda dei discepoli è espressa da Giovanni con una scelta molto accurata delle parole che letteralmente suonano così: “Dove rimani?” Il verbo rimanere è molto importante nel vangelo di Giovanni e indica “il vivere in comunione con”.

Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. (Gv 15,10)

Utilizzando questo verbo, Giovanni vuole indicare che Gesù è colui che “abita”, che “dimora”, che “rimane” in comunione con Il Padre.

Questo i discepoli non possono comprenderlo teoricamente, ma possono sperimentarlo vivendo con Lui e come Lui: «Venite e vedrete»

Già in questo primo giorno vissuto con Gesù i due discepoli “rimangono” con Lui e “vedono” in Lui qualche cosa di straordinario. Andrea va a cercare Simone, suo fratello e lo porta da Gesù, dopo avergli detto: «Abbiamo trovato il Messia»

Questo è il percorso tipico che ogni discepolo antico e nuovo compie quando incontra Gesù nella sua Parola, nei suoi Sacramenti e nella sua Chiesa!.

Anche nella prima lettura troviamo Il Signore che “chiama” il piccolo Samuele: Samuèle rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta».
Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole.

 Anche noi siamo chiamati a dire con il Salmo Responsoriale:

Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

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