Prima spedizione missionaria di Don Bosco

L’11 novembre, nel santuario di Maria Ausiliatrice, don Bosco diede loro l’addio. Alle 16 la chiesa era piena da traboccare. Al termine dei vespri, don Bosco salì sul pulpito, e tracciò ai partenti il programma della loro azione. In primo luogo si sarebbero occupati degli italiani emigrati in Argentina:
« Vi raccomando con insistenza particolare la posizione dolorosa di molte famiglie italiane. Voi troverete un grandissimo numero di fanciulli e anche di adulti che vivono nella più deplorevole ignoranza del leggere, dello scrivere e di ogni principio religioso. Andate, cercate questi nostri fratelli, che la miseria e la sventura portò in terra straniera? ».

Poi avrebbero iniziato l’evangelizzazione della Patagonia: « in questo modo noi diamo inizio a una grande opera, non perché si creda di convertire l’universo intero in pochi giorni, no! Ma chi sa che non sia questa partenza e questo poco come un seme da cui abbia a sorgere una grande pianta? Chi sa che non sia come un granellino di miglio o di senapa, che a poco a poco vada estendendosi e non abbia da produrre un gran bene?».
Al termine, don Bosco diede ai partenti il suo abbraccio paterno. La commozione fu grande quando i dieci missionari attraversarono la chiesa, passando in mezzo ai giovani e agli amici. Si stringevano attorno a loro. Don Bosco arrivò ultimo sulla soglia della porta. Uno spettacolo grandioso: piazza gremita di folla, lunga fila di carrozze che aspettavano i missionari, chiarore di lanterne che illuminavano la notte. Don Lemoyne era vicino a don Bosco e gli disse:

« Don Bosco, comincia dunque ad avverarsi l’Inde exibit gloria mea (Di qui uscirà la mia gloria) »

« È vero » rispose don Bosco profondamente commosso.

 

Ognuno dei partenti aveva con sé un foglietto con “20 ricordi speciali” scritti da don Bosco. Li aveva tracciati a matita nel suo taccuino durante un recente viaggio in treno, e li aveva fatti ricopiare per tutti. Sono un vero “distillato” di come don Bosco voleva i missionari salesiani. I 5 più significativi:

1. Cercate anime, ma non denari, né onori, né dignità.

5. Prendete speciale cura degli ammalati, dei fanciulli, dei vecchi e dei poveri, e guadagnerete la benedizione di Dio e la benevolenza degli uomini.

12. Fate che il mondo conosca che siete poveri negli abiti, nel vitto, nelle abitazioni, e voi sarete ricchi in faccia a Dio e diverrete padroni del cuore degli uomini.

13. Fra di voi amatevi, consigliatevi, correggetevi, ma non portatevi né invidia né rancore, anzi il bene di uno sia il bene di tutti; le pene e le sofferenze di uno siano considerate come pene e sofferenze di tutti, e ciascuno studi di allontanarle o almeno mitigarle.

20. Nelle fatiche e nei patimenti, non si dimentichi che abbiamo un gran premio preparato in cielo. Amen.

Lo stesso 11 novembre, don Bosco accompagnò i missionari fino a Genova, dove s’imbarcarono il giorno 14 sul piroscafo francese Savoie. Un testimone ricorda che don Bosco era tutto rosso per lo sforzo di contenere la commozione.
L’avvenire non si profilava facile. Ma don Cagliero portava con sé un biglietto su cui don Bosco gli aveva scritto: “Fate quello che potete: Dio farà quello che non possiamo far noi. Confidate ogni cosa in Gesù”

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