Apertura del Bicentenario al san Carlo
Un teatro San Carlo di Napoli gremito di gente ha voluto dare inizio ai festeggiamenti del Bicentenario della nascita di Don Bosco nell’Ispettoria salesiana dell’Italia Meridionale, ieri, 13 ottobre 2014.
I protagonisti dello spettacolo di inaugurazione sono stati i giovani di tutto il Sud e il carisma di Don Bosco che è stato declinato in più aspetti, a partire dalle personalità che hanno preso parte all’evento, come il Presidente del Senato della Repubblica, sen. Pietro Grasso, il Vicario del Rettor Maggiore dei Salesiani, don Francesco Cereda, ed il Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana, don Carlo Nanni.
A moderare la serata è stata la giornalista del Tg1 Maria Soave che con la sua professionalità ha permesso ai diversi ospiti di parlare di un aspetto del carisma di Don Bosco e della propria storia, in alternanza con interventi musicali proposti dal DBChoir, dal coro delle voci bianche del Teatro San Carlo, dai Sancarlini e dal Blue Gospel Singer. Ogni gruppo musicale ha contribuito ad allietare la serata con canti, e in particolar modo il DBChoir, coro formato dai giovani del Movimento Giovanile Salesiano, che ha proposto canti sul Padre Sognatore riarrangiati dal direttore artistico e dal direttore musicale, rispettivamente Alfredo Franciosa e Ivan Improta come Padre Maestro ed Amico, Basta che siate giovani, Giovani Orizzonti e Don Bosco e Noi.
Una parte più riflessiva si è avuta quando Patrizio Rispo, attore della soap opera “Un posto al sole”, ha letto ed interpretato due brani delle Memorie dell’Oratorio di San Giovanni Bosco. Nella serata sono state presentate 3 storie di “periferia”, quella di Nando, di Salvatore e di Al Amin, che grazie all’incontro con don Bosco e con il suo carisma hanno cambiato vita. Il pubblico in sala era entusiasta dello spettacolo e si è percepito l’affetto di tutti i presenti, sia gli organizzatori, sia il pubblico. Ognuno ha ricevuto qualcosa da Don Bosco e dai Salesiani e quel che ha ricevuto continua a portarlo con sé e a condividerlo con gli altri.
Don Cereda ha dato inizio al Bicentenario invitando tutti i presenti a fare memoria delle origini salesiane: i Figli di Don Bosco vengono dalla periferia e da lì non devono scappare, ma abitarle così come Don Bosco iniziò ad abitare Valdocco, che si trovava in una periferia.
Fonte: http://www.bicentenario.donboscoitalia.it/