21 ottobre 2018 – XXIX Domenica del Tempo Ordinario

IL FIGLIO DELL’UOMO NON È VENUTO PER FARSI SERVIRE,  MA PER SERVIRE

E DARE LA PROPRIA VITA IN RISCATTO PER MOLTI

Domenica XXIX del Tempo ord. B

Mc 10,35-45; Is 53,10-11 ; Sal 32; Eb 4,14-16

di don Pino Germinario

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Nelle righe che precedono il testo del Vangelo di oggi Gesù annunzia per la terza volta la sua passione e risurrezione e noi leggiamo per la terza volta l’incomprensione dei discepoli. Al primo annunzio Pietro aveva rimproverato Gesù. Al secondo annunzio i discepoli avevano discusso su chi fra loro fosse il più importante. Ora Giacomo e Giovanni chiedono addirittura due “posti di governo” per quando Gesù avesse dato inizio al suo regno che essi immaginano ancora terreno. E’ chiaro che i discepoli sono completamente fuori dalla prospettiva di cui Gesù sta parlando. Gesù perciò continua ad insegnare quella che è la sua visione rivoluzionaria su alcuni temi importanti. L’aveva già fatto sull’uguaglianza tra l’uomo e la donna, sui diritti dei bambini e sull’uso della ricchezza. Ora insegna la sua visione sul modo di esercitare il potere. Egli vede il potere come un importante SERVIZIO alla comunità. I discepoli sono chiamati anche in questo a farsi imitatori di Gesù che pur essendo il Signore è venuto per mettersi al servizio degli uomini fino a dare la sua stessa vita.

Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti. 

La disponibilità al servizio deve essere un vero stile di vita per noi discepoli, ma soprattutto per quelli che si trovano ad esercitare una qualsiasi forma di potere.

Deve essere un servizio reale e non formale.

Deve avere almeno due caratteristiche: la verità e l’amore.

La verità escluse qualsiasi inganno o qualsiasi illusione o qualsiasi promessa che non possa ragionevolmente essere mantenuta.

L’amore per il prossimo è l’attenzione, la condivisione sincera e la solidarietà concreta verso gli altri.

 14Così non saremo più fanciulli in balìa delle onde, trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, ingannati dagli uomini con quella astuzia che trascina all’errore. 15Al contrario, agendo secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è il capo, Cristo. (Ef 4)

Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

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