L’arte della nostra Cattedrale
L’Assunta di Corrado Giaquinto (1703-1766), commissionata in un primo tempo da Mosn. Salemi per l’altare maggiore del vecchio duomo, successivamente trasferita da Mons. Antonucci nell’attuale dimora dal 1785. La scena narra l’ascensione della Vergine; in basso, intorno al vuoto sarcofago, figurano i santi Nicola, Corrado, Antonio da Padova, Pietro e Paolo, databile intorno l 1740.
la Madonna col Bambino (già Madonna della Neve), di scuola dematteisiana, databile primo ventennio del XVIII secolo.
le tele rispettivamente di S. Oronzo, attribuito alla bottega di Carlo Rosa e databile poco dopo il S. Francesco Saverio nel XVII secolo
Il dipinto dell’Addolorata fu commissionato da Mons. Antonucci al napoletano Fedele Fischetti, che lo eseguì nel 1778, adeguandolo alle stesse dimensioni dell’Assunta del Giaquinto.
S. Franceso Saverio, di Carlo Rosa, databile alla prima metà del XVII secolo
S. Ignazio, che con l’approvazione dell’Eterno si accinge a diffondere la fede nelle quattro parti del mondo.
L’Adorazione dei Pastori (Vito Calò, 1805).
Il molfettese Michele Romano, che già nel 1890/91 aveva decorato nel seminario vescovile sia le volte della biblioteca che la cappella, fu incaricato dal Capitolo a dipingere le volte della Cattedrale all’interno delle cornici che avevano racchiuso i dipinti di Vito Calò. Furono eseguiti prima glia affreschi sulla volta del coro, seguita da quelli del cappelloni, ed infine le tre tempere della navata centrale. Il lavoro, che comprende l’esecuzione dei quattro angeli coi simboli mariani (Speculum iustitiae, Stella matutina, Rosa misthica, Turris eburnea) ai pennacchi della cupola, si concluse nel 1898. Questi soggetti:
IL PROFETA GEREMIA GIUDITTA FOLGORAZIONE DI PAOLO
GESU’ CONSEGNA CHIAVI A PIETRO GESU’ E L’ADULTERA
ESTER E ASSUERO APOCALISSE