Parole fatte opere – 3 aprile

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».

Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.

Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.

Parola del Signore

“Predicare bene e razzolare male” si dice. Più di una volta Gesù ha dovuto difendersi dall’accusa di parlare a vanvera. E oggi più che mai egli afferma che le opere buone parlano, anzi spesso urlano. Sono queste le vere parole e i discorsi cedibili. “Credete alle opere perché…conosciate che il Padre è in me e io nel Padre”. È proprio così! Si conosce qualcuno da come si comporta e da ciò che fa. “Dai loro frutti li riconoscerete” dice Gesù dei falsi profeti. La lingua non può essere sganciata dalla vita. E in genere il rapporto spesso è inverso: più parole corrispondono a meno opere. Più silenzio, più opere. In genere il molto parlare del bene, lo fa sbiadire agli occhi di chi lo fa e chi lo riceve. Oltretutto il libro dei proverbi ricorda: “Dal molto parlare non è assente il peccato” (Pr 10,19).D’altronde i santi della Bibbia non sono molto ciarlieri, esempio straordinario sono Maria e Giuseppe. E se parlano è perché hanno ricevuto una missione come i profeti. Sono le opere la più bella predica. Inviando i suoi frati per il mondo a predicare, il Poverello di Assisi li ammoniva: “predicate, se necessario anche con le parole”. Non prima con le parole, quindi, ma con l’esempio. E solo se è necessario con le parole. “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli” (Mt 5,16)

don Raffaele Gramegna

amministratore

Questa è la descrizione dell'Amministratore del sito.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *