Perchè Dio ci ama … andrà tutto bene – 16 marzo

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

L’episodio del Vangelo di questo lunedì di quaresima, in cui assistiamo al rifiuto di Gesù da parte dei suoi concittadini, non ci fa sentire esclusi dalla salvezza o, peggio, non ci fa sentire una salvezza “comprata” o condizionata dall’accettazione o meno di Gesù nella nostra vita. Quasi fosse una punizione: accogli Gesù, ti salvi; rifiuti Gesù, sei rifiutato. Non credo sia questo il messaggio. Anche perché l’ esempio dei salvati che Gesù propone sono proprio i cosiddetti “lontani”, due pagani, Naaman il Siro e la vedova di Zarepta. Il centro del Vangelo è proprio la fede. La fede della povera vedova e del Siro pagano. Qui, sembra dire Gesù, non contano le “appartenenze” o le “nomenclature” anche religiose. Si può essere lontani, senza Eucaristia, a volte anche senza Battesimo, ma credere che Dio è vicino proprio nella difficoltà (la povertà della vedova e la malattia contagiosa del Siro). L’apertura alla fede ci fa conoscere il vero volto di Gesù come la vera mano tesa da Dio ad ognuno di noi. La difficoltà di questo momento è proprio questa: credere cioè con tutti noi stessi che Gesù ci vuole bene e ci protegge. Dio non ci abbandonato! Semplicemente vuole sfidare la nostra fede a cedere nel suo amore. Quando la difficoltà ci tocca nella carne, crediamo davvero che Dio ci ama? Questa è la prova della fede
Sia lodato Gesù Cristo

don Raffaele Gramegna

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