Bicentenario: cronaca 16 Agosto

compleanno_donbosco(ANS – Torino) – Il Bicentenario è stato ufficialmente aperto dal Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime. La giornata è iniziata con la popolazione di Castelnuovo e numerosi altri fedeli che hanno accompagnato la statua della Madonna della Cintura fino al piazzale del Colle Don Bosco, luogo dei festeggiamenti. Nell’alternarsi di spettacoli di magia, saltimbanco, sbandieratori, nel susseguirsi delle esibizioni di banda e gruppo storico, con l’aiuto e la guida del Rettore della Basilica Don Egidio Deiana, si è creata l’atmosfera ideale per accogliere il gran numero di pellegrini radunatosi per la festa.

Le autorità, sia religiose, nella figura di Mons. Guido Fiandino, Vescovo ausiliare di Torino, e di Mons. Francesco Guido Ravinale, Vescovo di Asti, che civili, rappresentate dal prefetto di Asti, Pierluigi Faloni, si sono rivolte al Rettor Maggiore rimarcando l’importanza della figura di Don Bosco nella società odierna come nella personale esperienza di vita.

Don Ángel ha quindi sottolineato, nella generale riconoscenza per l’accoglienza ricevuta, come l’anno che andremo a vivere sarà un vero e proprio giubileo per l’intera famiglia salesiana e per tutte quelle persone che traggono ispirazione dalla testimonianza del Santo di Castelnuovo: solo in questo modo sarà possibile trovare quel rinnovamento necessario atto ad ispirare azioni ed opere veramente feconde nella speranza e nella pace.

A margine degli eventi i giornalisti hanno potuto incontrare e rivolgere le loro domande al 10° successore di Don Bosco nella suggestiva cornice della Casetta. Gli argomenti affrontati sono stati i più vari ed hanno toccato l’attualità e gli interrogativi dell’uomo contemporaneo. Don Ángel ha così avuto modo di ribadire fortemente che là dove si vivono situazioni di indigenza e sofferenza i salesiani rimangono e non fuggono e che il mondo della comunicazione è un universo che avrà sempre tutte le attenzioni da parte dei figli di Don Bosco, poiché i giornalisti partecipano al continuo e necessario racconto del bene.

Il momento culmine è stato ovviamente la Concelebrazione Eucaristica che ha visto la Basilica del Colle Don Bosco riempirsi di fedeli e di giovani. Sacerdoti salesiani da tutta Italia, si sono stretti intorno al loro Rettor Maggiore che nella sua omelia e nei saluti finali ha ribadito: “Un Don Bosco forgiato in questo modo è quello che come -padre e maestro della gioventù- è un segno della Provvidenza di Dio che, -ispirando ogni buon proposito- non permette mai che nella sua Chiesa vengano a mancare uomini e donne che attualizzano il Vangelo e il Mistero dell’Incarnazione”, ieri, oggi e domani, in un cammino che passi dall’ammirazione all’imitazione.

A conclusione di un’intensa giornata che ha festeggiato il 199° compleanno di Giovanni Bosco, il sindaco di Castelnuovo, Giorgio Musso, ha consegnato la cittadinanza onoraria al Rettor Maggiore invitando ogni figlio di Don Bosco a sentirsi loro concittadino.

 

Fonte: Ans

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