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La Parola di Dio per cristiani di parola

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parola di dio (1)«Lampada ai miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino» (Sal 119,105). Tutti sappiamo che per muoverci all’interno di una stanza necessitiamo della luce se non vogliamo inciampare, cadere o scontrarci contro qualcosa che non riusciamo a vedere: così il salmista sa che per vivere alla presenza di Dio dev’essere la Parola di Dio a illuminare il cammino dell’uomo in ogni momento della giornata.

Oggi, a più di cinquant’anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II, è necessario che ogni cristiano approfondisca il proprio rapporto personale con la Sacra Scrittura in continuità con la liturgia celebrata a livello ecclesiale. In questi anni, varie sono state le proposte finalizzate a incentivare la conoscenza del testo sacro. Su questa scia si è posto anche Papa Francesco che ha voluto mettere ulteriormente in rilievo l’importanza della Sacra Scrittura nell’esistenza dei credenti istituendo la “Domenica della Parola”, un giorno in cui sottolineare ulteriormente come la vita deve lasciarsi illuminare, in ogni singolo passo, dalla ricchezza della luce che promana dalla Bibbia.

Invitandoci a fare tesoro della grandezza di questo testo, il Santo Padre, ci ricorda che in esso non sono descritti solo gli eventi passati, che sono storia e, quindi, semplice cronotassi di cose accadute, ma poiché vivo, esso stesso diventa “profetico” non come anticipazione del futuro, ma come possibilità di guardare il presente con occhi nuovi.

Tale domenica, la terza del Tempo Ordinario, non è stata scelta a caso per riflettere sull’importanza della Parola di Dio ma, cadendo nella Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani ci ricorda che la Scrittura è patrimonio di tutte le confessioni cristiane e occasione di incontro e dialogo per poter camminare insieme. Infatti, come afferma Papa Francesco nella Lettera “Aperuit Illis”, «questa Domenica della Parola di Dio verrà così a collocarsi in un momento opportuno di quel periodo dell’anno, quando siamo invitati a rafforzare i legami con gli ebrei e a pregare per l’unità dei cristiani. Non si tratta di una mera coincidenza temporale: celebrare la Domenica della Parola di Dio esprime una valenza ecumenica, perché la Sacra Scrittura indica a quanti si pongono in ascolto il cammino da perseguire per giungere a un’unità autentica e solida».

«Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4). La Bibbia diventa, non solo luce, ma anche nutrimento per ogni uomo e donna che vuole progredire nel cammino spirituale. Un cammino che si rivela autentico se conduce il fedele a vivere la carità. Sì, perché il rapporto sincero con la Parola spinge ad aprirsi al prossimo sull’esempio di Cristo.

La Parola ci spinge ad uscire dalle nostre nicchie, ci induce ad andare ovunque per annunciare l’amore incontrato nelle sue pagine. I primi discepoli iniziano il loro cammino perché conquistati dalla parola di Gesù e, dopo la sua morte e risurrezione, continuarono ad annunciare quella Parola, riconoscendo in essa una forza capace di rinnovare il mondo.

In questo tempo di pandemia, come cristiani, siamo chiamati a riconoscere nella Parola di Dio un invito alla speranza: solo così potremo essere davvero testimoni del Signore.

 

a cura di
Maurizio de Robertis (seminarista e Lettore istituito)

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