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Cenacoli quaresimali di preghiera, sulla via dell’uscire annunciando e dall’abitare educando

Cenacolo (1)L’esperienza dei Cenacoli quaresimali di Preghiera (si tratta già del secondo anno) rappresenta per la nostra comunità e per tutti i residenti del territorio parrocchiale non solo un momento di riflessione in preparazione alla Santa Pasqua, ma anche una occasione per meditare la Parola di Dio, condividere con i fratelli le proprie esperienze di vita e crescere nella conoscenza del Vangelo. Peraltro, questi Cenacoli (1 febbraio – 17 marzo), che si svolgono nelle case di alcune famiglie (che ospitano anche amici e residenti del condominio di appartenza), presentano in nuce alcuni aspetti di pastorale familiare: infatti, la famiglia è “Chiesa Domestica” quando prega insieme, si rivolge al Signore con fede, legge e medita la Parola di Dio.
Per i fedeli che hanno aderito e partecipato, aprendo le loro case, alla meditazione e alla preghiera comunitaria, ma anche per gli animatori del cenacolo, questa gioiosa esperienza di evangelizzazione è stato un momento di arricchimento personale, rafforzamento della propria fede e vicinanza verso i propri fratelli: molte sono state le esperienze condivise, molti i momenti di confronto, come anche intensa è stata la preghiera.
Inoltre, i Cenacoli di Preghiera richiamano subito quanto enunciato nel Convegno di Firenze, soprattutto in riferimento alle cinque vie: uscire (dalla Parrocchia e da se stessi per abbracciare l’altro), annunciare (come autentici e credibili testimoni di Cristo, portandone la Parola), abitare (ovvero abitare con umiltà le situazioni e ascoltare i bisogni dell’altro), educare (meditando il Vangelo del Giorno e guardando alla luce del Vangelo e del Magistero della Chiesa le plurime situazioni della vita), infine trasfigurare (non solo per l’attivismo pastorale, ma anche per la circolarità fra annuncio, Parola e carità fraterna).
“Andate predicate il Vangelo ad ogni creatura”: questo è l’obiettivo dei cenacoli voluti da don Pasquale. Ogni laico che è stato chiamato a guidare i cenacoli è diventato un “seminatore” della Parola del Vangelo, così come vuole Gesù: non si ferma a valutare il terreno e a giudicare la capacità di portare frutto, non fa calcoli miopi, va e continua ad andare, spargendo il seme con fiducia, anche attraverso il ministero della Chiesa e la testimonianza viva di tanti fratelli e sorelle. Insomma, seminare lungo le strade e anche tra le spine, pur di arrivare al terreno buono. Una Chiesa, quindi, che si impegna ad essere vicina ai suoi parrocchiani: a coloro che sono ammalati, a coloro che, raffreddati o intiepiditi nella fede, hanno bisogno della verità della Parola di Dio.
I Cenacoli di preghiera, infine, ricordano il valore del servizio e dell’amicizia, ma focalizzano l’attenzione di tutti sulla nascita della nuova famiglia, la Chiesa, imperniata su e intrisa di Gesù Crocifisso e Risorto. Le famiglie cristiane appartengono a questa grande famiglia e qui trovano luce e forza per camminare e rinnovarsi, attraverso le fatiche e le prove della vita. A questa grande famiglia sono invitati e chiamati tutti i figli di Dio di ogni popolo e lingua, tutti fratelli e figli dell’unico Padre che è nei cieli.

di Anna Maria Farinola

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