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Catechesi quaresimale: quarta domenica di Quaresima (2016)

Videocatechesi Quaresima 2016 (5)In quest quinta domenica di Quaresima di questo Anno Santo tocchiamo con mano quanto Dio, in Gesù Cristo, non giudica nessuno, ma viene ad amare a perdonare coloro che sono resi miseri dal peccato: si tratta di una miseria non solo una miseri sociale e relazionale, ma soprattutto personale e intima, che poi ha effetti anche di carattere interpersonale.

Nel Vangelo di questa domenica emerge la figura del Cristo misericordioso a cui viene portata una donna sorpresa in flagrante adulterio, pesantemente giudicata dai farisei. Gesù, invece, riabilita questa donna e, con una “santa furbizia“, riesce ad andare oltre l’ostacolo che scrivi e farisei gli pongono: Gesù abilmente, con una sapienza tutta divina, richiama scribi e farisei alla loro conversione personale, senza condannarli. Gesù vuole ribaltare il giudizio, far sì che gli scribi e i farisei passino dal giudizio esterno a un giudizio interno, ovvero diventino giudici di loro stessi, per vedere il loro peccato, le loro fragilità e mancanze.

E, quando Gesù resta con questa donna, si intesse un dialogo paterno e materno: Cristo non ha paura del peccato di nessuna specie, anzi invita la donna a non peccare più. Sant’Agostino, commentando questo brano, scrive “relicti sunt duo, misera ed misericordia“, ovvero “sono rimasti in due la misera e la misericordia“: è grazie alla Misericordia che la miseria umana è arricchita dei doni della grazia. La Misericordia non è solo essere perdonati, ma soprattutto fare esperienza della Grazia di Dio, che ci dono la forza di non peccare più per essere santi e immacolati nell’amore e, dunque, poter fare continua esperienza della Misericordia divina, che non è altro che l’azione continua di Dio in noi.

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