Ben ritrovato Oratorio!

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Sabato 17 ottobre 2020, dopo 6 lunghi anni di restauri e di attesa, con la benedizione impartita dal vescovo Mons. Domenico Cornacchia, in visita pastorale alla nostra Parrocchia, il campo sportivo del nostro amato oratorio è stato restituito ai parrocchiani e non solo. 

Ecco il testo integrale del discorso pronunciato per l’occasione dal nostro parroco, don Vincenzo Di Palo, che ha fortemente voluto e sostenuto questo progetto di riqualificazione.

“Buonasera!
Saluto e ringrazio voi tutti per la presenza qui stasera. In particolare, saluto te don Mimmo, Vescovo della nostra Diocesi e ti ringrazio per la tua paterna vicinanza e la tua solidale compagnia in questi anni. Saluto te Tommaso Minervini, Sindaco della nostra città, oratoriano dei tempi passati e ti ringrazio per la tua attenzione alla nostra Comunità che oggi è ancora più evidente con il rifacimento della grande superficie del marciapiede antistante la chiesa. Hai contribuito al decoro di questo luogo. Saluto e ringrazio tutti i professionisti e i tecnici che in vario modo, chi più chi meno, si sono adoperati per questa ristrutturazione. Saluto e ringrazio le due imprese insieme alle varie e tante maestranze che hanno lavorato anch’essi, chi più chi meno, e che hanno così permesso di arrivare alla fine dell’opera. Saluto e ringrazio tutti i fornitori per la loro comune generosità; i tanti benefattori dentro e fuori la nostra comunità che nel silenzio hanno contribuito in vario modo e quanti vorranno farlo. Saluto e ringrazio quanti, giovani e adulti, si sono adoperati per la riuscita di questa giornata memorabile. Saluto e ringrazio il mio fraterno amico don Angelo Mazzone, compagno di viaggio anche in questa non facile avventura.

L’Oratorio San Filippo Neri oggi riapre. Finalmente! Ce l’abbiamo fatta! È stato chiuso per sei anni, a causa della sua ristrutturazione. Sei anni difficili, pesanti, silenziosi e urlati, sei anni fermi nell’inoperosità, e nella lentezza anche colpevole, la maggior parte di essi, e poi veloce negli ultimi due mesi e mezzo come sprint finale a voler recuperare a tutti i costi il tempo perduto. Anni di grande fatica dove le ansie della comunità parrocchiale e di tanti molfettesi si facevano sempre più trepidanti fino a mettere in dubbio la bontà dell’opera. Ma sono stati anche anni in cui Dio ci ha guidati, questo è certo, affinché non perdessimo mai la speranza di potercela fare. Una speranza oltre ogni possibilità dell’immediato e del fattivo temporale.

Cari tutti, l’Oratorio san Filippo Neri c’è, perché c’è stato e perché ci sarà. Lo sanno gli oratoriani della prima ora, dei primi anni cinquanta, quelli che hanno faticato con le loro mani alla costruzione. Quelli che tra la polvere del terriccio e della calce mista al sudore e alle lacrime si sono innamorati di un prete, il prete dei ragazzi e dei giovani: don Cosmo Azzollini. “L’oratorio: andare incontro alla gioventù”. Per questo ideale ha speso la sua esistenza; per i suoi ragazzi ha dato la vita. Lo ha seguito don Franco Sasso. I due erano diversi, per temperamento, per modalità di azione educativa, ma erano uniti da una grande fede in Dio, da una forte devozione alla Madonna. Per tanti anni hanno formato generazioni di giovani. Hanno insegnato loro la vita! E lo hanno fatto con una dedizione unica, con un esempio che non credo si possa comparare. A loro il nostro grazie che da questa terra, da questo campo da gioco, parte e arriva in cielo per raggiungerli, sicuri che vegliano su di noi e sui nostri ragazzi.

L’oratorio c’è e ci sarà. Lo sanno gli oratoriani del recente passato, quelli che orano sono adulti con figli anche grandi; lo sanno gli oratoriani ‘recenti’. Sono i giovani trentenni, trentacinquenni e quarantenni; lo sanno i ragazzi, ora giovani, che hanno giocato su questo campo fino al 2014.

L’Oratorio c’è perché d’ora in poi ci sarà di nuovo. Lo diremo alle generazioni dei ragazzi che verranno. Quello che abbiamo visto, quello che abbiamo toccato con mano, quello che abbiamo vissuto in questo luogo lo dobbiamo consegnare ai piccoli e ai grandi, convinti come siamo che, “L’Oratorio San filippo Neri non può né potrà estinguersi, perché sopra di esso ha vegliato e veglia un cuore materno e potente, il cuore di Colei che tutto sa e può ottenere da Dio”. Così affermò il Vescovo di allora, Achille Salvucci, nel suo discorso di inaugurazione dell’Oratorio nel 1953).

Cara Comunità del Cuore Immacolato di Maria a te voglio dire quest’ultimo pensiero: quest’oratorio è come la casa costruita sulla roccia riportata nel vangelo. Quanti venti impetuosi ha fronteggiato, quante tempeste ha affrontato. Ma non è caduto. Sono passati quasi settant’anni ma è ancora qui. Eh già. E statene certi: avrà ancora tanta vita davanti. Grazie. 

               don Vincenzo Di Palo

 

Ph. Eleonora Altomare

 

 

 

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