#ACasaconlaParola | 17 maggio 2020

Cari parrocchiani,

Buona domenica! Vi ricordo nuovamente che la celebrazione della Messa con il popolo si potrà fare da domani 18 maggio. In questi giorni è stata fatta una grande pulizia nell’aula liturgica e negli ambienti attigui. Ringrazio le signore volontarie che hanno dedicato tre ore intense del loro tempo facendo un lavoro certosino per rendere lucente la Casa del Signore. È stata fatta anche l’igienizzazione all’ozono secondo le norme previste. Fuori della Chiesa troverete un cartellone con le indicazioni sulla partecipazione alla messa. Vi chiedo di leggerlo con attenzione e di attenervi scrupolosamente a quanto scritto, perché il rispetto delle norme è per il bene di tutti. In particolare, venite muniti di mascherina e di guanti. Abbiamo segnato i posti a sedere in chiesa per un totale di 140. All’ingresso troverete un collaboratore che gestirà il numero delle presenze. Occupati tutti i posti non sarà più possibile accedere in chiesa e quindi si verrà alla messa successiva. Sapete che le messe più partecipate sono quelle della domenica alle 10.30 e del sabato sera alle 19. Verificheremo sabato 23 e domenica 24 maggio se sarà necessario aggiungere delle messe. È una novità per tutti, pertanto vi chiedo docilità e pazienza. Grazie. Vi abbraccio tutti nell’attesa di incontrarvi.  

Vincenzo Di Palo

Quinta Domenica di Pasqua 17 maggio 2020

  

Ascolta

la Parola del Signore dal Vangelo di Giovanni 14, 15-21

 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

 Medita

Miei cari, due sono i punti di riflessione del Vangelo odierno. Il primo è riassunto nella frase: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti». Il cristiano vive la sua religione anzitutto nell’amore a Dio; è il comandamento dell’amore a fondare la sua esperienza cristiana. Questo amore si esprime in tanti modi: la fede, la preghiera, i sacramenti. Ma, non va dimenticato ciò che rende visibile questa scelta religiosa: l’osservanza dei comandamenti. In pratica, un cristiano si vede da come e da quanto vive da cristiano. E l’osservanza dei comandamenti è il segno più tangibile. Dici di essere cristiano ma non sei vero (ottavo comandamento): allora non sei cristiano. Dici di essere cristiano ma non rispetti i tuoi genitori (quarto comandamento): allora non sei cristiano. Dici di essere cristiano ma non ti accontenti di quello che hai e sei invidioso degli altri (decimo comandamento): allora non sei cristiano. Dunque, verifichiamo il contenuto della nostra esperienza di fede e di amore a Dio nell’osservanza dei dieci comandamenti. Il secondo punto riguarda il dono dello Spirito Santo che Il Padre darà a noi. Chi è lo Spirito Santo? È la Terza Persona della Santissima Trinità. È Dio che è presente nell’oggi della chiesa e, più in generale, della storia e della vita del mondo. Lo Spirito Santo va invocato, pregato sempre. Soprattutto in questi tempi confusi e incerti è necessario chiedere a Lui il dono del discernimento ossia la capacità di comprendere il nostro quotidiano e interpretare con la sua saggezza gli eventi che velocemente si susseguono. Vieni Santo Spirito… Buona preghiera.

 Prega

 O Dio, che ci hai redenti nel Cristo tuo Figlio
messo a morte per i nostri peccati e risuscitato
alla vita immortale, confermaci con il tuo Spirito di verità,
perché nella gioia che viene da te,
siamo pronti a rispondere a chiunque
ci domandi ragione della speranza che è in noi.
Amen
(dalla liturgia).

 

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