14 luglio 2019 – XV Domenica del tempo ordinario

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,25-37

“E chi è il mio prossimo?”
Il dottore della legge sa ben rispondere alla domanda di Gesù, sa bene cosa c’è scritto nella Scrittura. Per ereditare la vita eterna deve amare Dio e il prossimo. Tuttavia questa risposta, per quanto opportuna e precisa, è insufficiente. Col termine “prossimo” possono intendersi diversi significati che Gesù spiega attraverso la parabola.
A volte quando leggiamo la parola di Dio, anche a noi può capitare di fermarci al contenuto del testo, di accontentarci del suo significato letterale, senza approfondire il senso ulteriore che il testo contiene in relazione al nostro contesto, alla nostra vita. La parola di Dio è viva proprio perchè possiede in se stessa la capacità di parlare, attraverso un testo antico, alla nostra vita. Se non cogli il senso che può avere per te, allora ascolti la parola di Dio solo a metà.

In breve
La Parola di Dio è ascoltata correttamente quando si giunge a cogliere il significato che ha per la propria vita e non soltanto il suo contenuto letterario.

Fonte:
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