3 marzo 2019 – 8^ domenica del tempo ordinario

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,39-45

“Togli prima la trave dal tuo occhio”
Sappiamo quanto sia naturale rendersi conto degli errori degli altri, soprattutto di quelli che ci sono accanto e ancor di più se nutriamo qualche risentimento o invidia verso di loro. Talvolta si ingenera nel cuore umano un fatto strano: se si constata che qualcuno si impegna per essere buono, e le sue virtù sono “sopra la media”, si tende ad essere particolarmente “aggressivi” nei suoi confronti. Quasi come se si dicesse: “Se sei più bravo degli altri allora questo non posso permettertelo, non posso lasciartelo passare”. Piuttosto che ammirarne lo sforzo e l’impegno, si tende a sottolineare sempre di più anche le piccolezze più irrisorie.
Prima di correggere qualcuno di qualcosa, pensa sempre al tuo difetto più grande. Quanto ti vergogni di averlo e quanto fatichi ad eliminarlo?

In breve
La correzione fraterna è un grande esercizio di carità. Solo chi è ben allenato a correggersi sarà maggiormente capace di far crescere nel bene anche il proprio fratello.

Fonte:
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