Le “Buone Notizie” si fanno strada…

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Qualche mese fa, accogliendo l’invito rivolto da papa Francesco ad essere “Comunicatori di Speranza”, abbiamo creato sul nostro sito una rubrica pensata per dar voce, far conoscere, diffondere il bene che esiste accanto a noi, quelle “buone azioni” della quotidianità, quei gesti che profumano di sensibilità, di solidarietà, di altruismo, di attenzione all’altro, di bella umanità.

“Semi di speranza” da diffondere per moltiplicare… perché nel mondo non esiste solo il male!
Noi crediamo in questa idea, e siamo lieti di sapere che siamo in buona compagnia!


Il 20 gennaio a Caserta sono stati premiati i vincitori del Premio Buone Notizie 2018, ideato dall’Ucsi Caserta e organizzato con Assostampa e l’Ufficio diocesano Comunicazioni sociali.
“Il premio «Le Buone Notizie – Civitas Casertana», giunto alla decima edizione, è nato dall’empito di voler promuovere i comunicatori e i giornalisti che fanno buona informazione raccontando anche i lati positivi della quotidianità: perché un buon esempio vale più di mille pur impegnati discorsi.
Il “Buone Notizie” premia anche la “Buona notizia dell’anno”, scelta in collaborazione con il «Corriere Buone Notizie». L’idea è quella di diffondere sempre più il racconto delle storie positive, che spesso si smarriscono nel marasma dell’eccezionalità e della cronaca, perdendo la loro carica esemplare, eleggendone idealmente una a icona per 365 giorni.”

La “Buona Notizia” del 2017 è il giornale «Il Bullone» di Milano: il periodico di un gruppo di ragazzi affetti da gravi patologie croniche che, insieme a tanti volontari, incontrano persone e personaggi autorevoli che possono essere testimoni significativi per i giovani e per un mondo migliore. 

“Il Bullone nasce un giorno, per caso, nel 2015, da una visita al Corriere della Sera quando qualcuno ci diede un foglio bianco con scritto “ll Bullone della sera” e noi decidemmo che sarebbe diventato il giornale per raccontare le nostre storie (e non solo).
Il Bullone intervista persone e personaggi che possono essere esempi ispiratori per costruire un mondo migliore.
Il Bullone crede che le emozioni, gli affetti, la gentilezza, l’empatia, senza differenze di status o età, sia ciò che può condurre i B.Livers creando, in questo cammino, relazioni e pensieri “diversi” da condividere con altri.
Il Bullone aspira a creare un nuovo modo di fare e pensare, a stabilire un dialogo tra adulti e giovani di cui i giovani siano il centro.
Il Bullone è libero da pubblicità, cattivi esempi e brutte notizie.
Il Bullone racconta le storie dei ragazzi che gli ospedali li conoscono fin da piccoli ma hanno imparato che, più forte del dolore e della paura, c’è la voglia di vivere.”

B.LIVE (Essere, Credere, Vivere) è un progetto sviluppato da Fondazione Near Onlus. Nasce nel 2012 ed è un contenitore di attività e laboratori un po’ speciali dedicati a ragazzi affetti da gravi patologie croniche provenienti da diversi Istituti Ospedalieri del territorio. Attraverso visite in aziende, incontri con imprenditori e percorsi creativi, i ragazzi imparano il mestiere della vita e l’arte del fare. Con orgoglio, professionalità e amore producono collezioni di gioielli, borse, bio-cosmesi, canzoni… Opere che gli danno il coraggio di continuare a vivere sperando e costruendo un futuro migliore.

Le iniziative portano, da una parte, momenti di svago dalla malattia e dal percorso di cura attraverso attività ed obiettivi importanti, vissuti insieme a coetanei con cui instaurare amicizie. Dall’altra parte, danno la possibilità anche agli adulti, ai professionisti e agli studenti di mettersi in relazione tra loro e con i ragazzi malati, portando ciascuno la propria competenza ed esperienza di vita, in uno scambio reciproco e positivo.

Nel 2015 è nato anche Il Bullone, il giornale dei B.Livers. Interviste, emozioni, storie, scritte dai ragazzi malati e non che insieme a volontari incontrano persone e personaggi importanti che possono essere esempi ispiratori per i giovani e per un mondo migliore.
“I ragazzi ad oggi coinvolti nelle attività sono all’incirca 70. Nel futuro ci piacerebbe poter coinvolgere un numero sempre maggiore di ragazzi ed ampliare le attività, offrendo loro l’opportunità di conoscere nuove realtà e continuare ad acquisire competenze utili nell’ottica dell’avviamento al lavoro.”

Bello vero?
Il Bene c’è, mettiamoci tutti d’impegno per scoprirlo e diffonderlo!

Fonti:
http://comunicazionisociali.chiesacattolica.it/i-vincitori-del-premio-buone-notizie/
http://www.ilbullone.org

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