1 ottobre 2017 – XXVI Domenica del Tempo Ordinario

I PUBBLICANI E LE PROSTITUTE VI PASSANO AVANTI NEL REGNO DI DIO
LE MIE PECORE ASCOLTANO LA MIA VOCE E IO LE CONOSCO ED ESSE MI SEGUONO.

XXVI Domenica del Tempo Ordinario, Anno A

Mt 21,28-32; Ez 18,25-28; Sal 24; Fil 2,1-11

di don Pino Germinario

Vincent van Gogh, Il Vigneto verde, 1888, olio su tela, cm 72,2

Vincent van Gogh, Il Vigneto verde, 1888, olio su tela, cm 72,2

Il Vangelo di Matteo riporta tre parabole sulla reazione dei capi del popolo ebraico di fronte alla predicazione di Gesù. Le leggeremo in questa e nelle prossime due domeniche.
Questi testi vengono proposti a noi perchè anche noi corriamo il rischio di rimanere fermi, chiusi nelle nostre idee e nelle nostre tradizioni, lasciando scivolare su di noi la Parola di Dio con indifferenza o accogliendola a parole ma non cambiando nulla nella nostra vita!
Il Signore utilizza ancora  l’immagine della chiamata a lavorare nella vigna.
NON compie la volontà del Padre il figlio che accoglie a parole l’invito del Padre ma poi non fa nulla!

Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. (Mt 7,21)

L’altro figlio inizialmente appare disobbediente e rifiuta apertamente la proposta del Padre, ma poi riflette, riconosce l’errore e FA quello che il Padre gli aveva chiesto.
Il Signore mostra di apprezzare la nostra “evoluzione”, la nostra maturazione, la nostra capacità di riconoscere il male fatto e di provare a seguirlo per cambiare in meglio la nostra vita con il suo aiuto.
Quello che conta alla fine sono le azioni concrete che compiamo, il bene che riusciamo a fare nelle varie situazioni in cui veniamo a trovarci.
Certo il passato, nel bene e nel male, non scompare, rimane nella nostra esperienza e nella nostra storia, ma è importante la nostra capacità di valutare con saggezza e sincerità il nostro modo di pensare e di vivere e la nostra disponibilità a migliorare noi stessi e il mondo in cui viviamo.
Possiamo allora pregare con il Salmo Responsoriale (24):

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia
e del tuo amore, che è da sempre.
I peccati della mia giovinezza
e le mie ribellioni, non li ricordare:
ricòrdati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.

O Padre, sempre pronto ad accogliere
pubblicani e peccatori
appena si dispongono a pentirsi di cuore,
tu prometti vita e salvezza
a ogni uomo che desiste dall’ingiustizia:
il tuo Spirito ci renda docili alla tua parola
e ci doni gli stessi sentimenti
che sono in Cristo Gesù.

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