TERZA DOMENICA DI AVVENTO: SIATE LIETI

SIATE LIETI

Sono queste le parole che San Paolo rivolge ai cristiani di Tessalonica, ma sono anche le parole con cui si apre questa terza Domenica di Avvento. Infatti questa domenica ha un nome particolare: si chiama “gaudete”.  Perché?

La chiesa, nel prepararci al Natale, in questa Domenica ci fa intravedere il Cristo che viene.

È come quando una persona si mette in viaggio per raggiungere una meta, quando la  intravede da lontano i suoi occhi brillano di gioia, sembra che le distanze si accorcino e si possa pregustare già il raggiungimento della destinazione.

Il sentimento della gioia, nelle sue varie sfaccettature, è ripetuto più volte nella liturgia di oggi:

Rallegratevi nel Signore nella antifona d’ingresso,

Io gioisco pienamente nel Signore nel testo di Isaia,

Siate sempre lieti nella lettera di Paolo.

Oggi il Signore più volte ci ripete che la gioia è possibile non perché le cose vadano sempre bene, ma perché lui non smette mai di cercarci.

La gioia è possibile perché la fede genera la certezza di essere amati da Dio. La gioia è possibile perché, nonostante la malattia, la vecchiaia, il dolore, la morte, nulla ci separerà dall’amore di Cristo. La fede non elimina la croce, ma ci fa vivere il tempo della croce in unione con Cristo e uniti a lui intravediamo la gioia della resurrezione.

don Franco Vitagliano

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